Ieri sera è circolata su varie agenzie si stampa la notizia che l’aumento di capitale del Montepaschi possa salire da 3 a 5 miliardi. Fermo restando che ogni rafforzamento patrimoniale delle banche europee, ed in particolare italiane, debba essere accolto con favore e sollievo, resta da chiedersi a che punto siano i processi di de-leveraging della banca, che, in passato, sono proceduti piuttosto a rilento.
Già in un mio commento per Bloomberg nel 2012 ) sottolineavo come uno dei problemi della banca toscana, se non il maggiore, fosse l’eccessivo sbilanciamento dell’attivo verso i titoli governativi italiani, dovuto, anche ma non esclusivamente, alle note vicende.
Bene, con i tassi d’interesse non lontani dai minimi storici e con lo spread btp/bund da tempo costantemente nel range 160/180 bps, avrei personalmente accelerato tali processi, magari liquidando anche altri attivi in titoli, nel contempo operando dei buy-back di debito senior sul passivo, allo scopo di snellire il bilancio della banca complessivamente inteso. Si sta procedendo in tal senso? Ed a quale velocità? Penso che la potenziale platea di sottoscrittori dell’aumento di capitale debba porre attenzione a questo aspetto anche prima di altri.
Liquidare i btp? Se fossero tali e non derivati!
Più che buyback delle senior sarà conversione forzosa Tremonti Bond e subordinate, come profetizzò Almunia.
La diluizione dell’aucap sarà devastante, bene ha fatto la neoFondazione a scansarsi.
La Fondazione ha fatto benissimo.. ma una parte dei 30 miliardi di governativi erano outright, no? Quelli andrebbero sicuramente liquidati, ed al più presto.. vediamo come si evolve la situazione, certo con le nuove regole sul “Buy In” invece che “Buy Out” non sono molto positivo sul ricoveri dei subordinati MPS, in assoluto.. So che le regole non sono ancora in vigore ufficialmente ma il caso SNS farà scuola
ed infatti, meno 9%…